Sabato 8 agosto 2015 – Crete senesi e Val d’Orcia
Crete senesi, val d’Orcia con l’ottimo Lorinz che ci guida con smartphone, gps, non disdegnando di chiedere informazioni abbassando il finestrino, quando la tecnologia va a gambe all’aria per mancanza di segnale.
Il collante della giornata non sarà il caldo, nonostante le condizioni atmosferiche impegnate a soffiare aria calda dal cielo, dalle morbide colline, dai muri di abbazie, cittadine, persone, acqua calda di terme.
Niente nessuno ce l’ha fatta… abbiamo armonicamente cazzeggiato per tutta la giornata, non inseguendo la luce migliore, che non c’era, ma ad esempio aspettando che la luce del sole spuntasse da dietro una nuvola e illuminasse la cappellina della foto di gruppo.
L’ambiente è semplicemente magico, le morbide onde collinari e i calanchi che si presentano ogni tanto, sono in continuo cambiamento cromatico. Basta una nuvola e tutto cambia, l’inclinazione della luce del sole lo stesso, per non parlare delle stagioni, le coltivazioni… tutto in mutamento in una calma e silenzio assoluti.
Provare per credere…
Prima abbazia, Monte Oliveto Maggiore, con parcheggio a pagamento (nota di demerito) obbligo di manica corta e gonna lunga, anche per vedere il chiostro e relative pitture (molto indulgenti verso le grazie di giovani uomini…) e biblioteca.
Nello spaccio prodotti di “erboristeria” senza etichetta a norma e senza possibilità di tester per provare i prodotti: quando ho semplicemente svitato una confezione sono stata aggredita dal commesso: risultato, non abbiamo comprato niente… il prodotto aveva un odore sgradevole.
Pranzetto a Pienza… il Lapi fissa in un locale, poi visto che abbiamo trovato di meglio, si cambia senza avvertire perché anche in questo caso persone maleducate… mangiatina gradevole, ottimi prodotti: in tre ordiniamo pici all’aglione per condividere in allegria anche le conseguenze.
A Pienza installazioni della scultrice Helga Vockenhuber “Il dono dell’armonia”.
Intanto c’è chi si è già scolato una bottiglia da un litro e mezzo: alla fine della giornata dai 3 ai 6 litri cadauno.
Continua il viaggio verso San Quirico d’Orcia paesino gioiello dove nel giardino hanno installato una serie di forme di ferro saldato, compreso un grande volto, appoggiato di fianco, in cima ad una scalinata. La truppa si rifornisce di acqua, bagno… la storia di Joe Manganiello (oppure come ricordava il Lapi, ci sono dei casi di Mancaniello) l’ho tirata fuori, quando parlando di una persona che vuole essere pregata… ho esordito “nemmeno che fosse joe manganiello”… e a quel punto è stato il nostro compagno di gita.
L’ottimo Marrak ci porta a Bagni Vignone, occhiatina, qualche foto… intanto il Lorinz, si strappa i pantaloni quando cerca di mettere il portafoglio in tasca… anche qui i commenti e battute si sprecano. Siamo veramente sudati ma pimpanti andiamo alla cappellina (vedi sopra attesa del sole) foto di gruppo, e di coppia per il lorinz (mentre andiamo via arriva una coppia che vuole una foto).
Il viaggio prende la via del ritorno, troviamo una sintesi della zona, colline ondulate piccolo cipresso, luce ormai all’inizio del tramonto: ci soffermiamo, foto, vento, nuvole in arrivo, da qualche parte sta piovendo. Io assaporo il vento visto che la batteria è down, chi scatta chi si riposa, sta cambiando il tempo arrivano le nuvole.
Si riparte troviamo un temporale, ci fermiamo per un caffeino e ancora acqua da bere: lungo la strada cassonetti rovesciati, rami, foglie, sarà mica passato il downburst? All’inizio del raccordo per la superstarda di Siena, un cameo di malcostume; macchina ferma nel mezzo della strada, davanti ferma la macchina dei carabinieri. Esce un carabiniere toglie dalla strada i rami, rimonta e via… e noi che si pensava a macchine civetta, scorta per chissà quale sciagura… meglio certo…
Ecco siamo arrivati, tutti contenti e soddisfatti, abbiamo riso e scherzato senza pensare ad altro se non alle delicate onde, al sole, alla nuvola, ai colori… alla prossima!
Annalisa Guasti
